Che cosa sono le giornate FAI di primavera?
Ecco alcuni appuntamenti per celebrare l’inizio della primavera
Sabato 26 e domenica 27 marzo si celebrano le Giornate FAI di Primavera, un evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia. Ma che cosa sono di preciso le Giornate FAI di primavera?
Il FAI è una fondazione nata nel 1975, simile al National Trust, per tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Dopo tutto, qual è l’identità di un popolo se non la rappresentazione della sua storia e della sua cultura?
Monumenti, paesaggio, opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è il patrimonio genetico di un popolo, che custodisce valori condivisi in memoria costante sulla nostra umanità si basa. Quindi è facile intuire qual è lo scopo del FAI. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo.
Quest’anno è, d’altra parte, un anno speciale: le Giornate FAI celebrano il 30esimo anno di attività: con 14.090 luoghi di storia e d’arte e aperti in tutta Italia in questi anni, visitati da oltre 11 milioni di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330mila studenti Ciceroni.
Ma ecco alcuni appuntamenti per questa due giorni che celebra anche l’inizio della primavera.
I luoghi delle Giornate Fai di Primavera
In Lombardia è possibile visitare il Polittico e Basilica Di San Martino a Treviglio, in provincia di Bergamo; in Valle d’Aosta il Borgo di Bard ad Aosta; in Piemonte, ad Ovada in provincia di Alessandria, ci si potrà immergere nella magia del Liberty con Villa Gabrieli e il parco.
Si esplorerà il Forte San Felice a Chioggia nel Veneto, in provincia di Venezia, posto su un isolotto naturale. Mentre in Friuli Venezia Giulia, senza prenotazione, si potrà visitare Villa Magenta a Spilimbergo, Pordenone. In Trentino Alto Adige natura e storia si abbracceranno nell’apertura del Castello Di Avio a Sabbionara d’Avio, in provincia di Trento.
Tutti a vedere Villa Majara in Emilia Romagna, meglio conosciuta come Villa Angelica, Ad Ozzano dell’Emilia (BO), mentre in Liguria si va alla scoperta addirittura di un intero borgo: Ceriana, in provincia di Imperia.
Si potrà scoprire il fascino di Torre Campatelli, una delle quattordici torri duecentesche rimaste in San Gimignano in Toscana così come del Parco archeologico della città romana di Suasa, che si estende su un ampio pianoro ai piedi del Comune di Castelleone di Suasa ad Ancona nelle Marche. Anche qui non è necessaria prenotazione.
Così come è libero l’itinerario lungo la via del trappeto, i torchi per le olive, ad Archi, Chieti, in Abruzzo. In Umbria si andrà alla scoperta di Rocca Sant’Angelo ad Assisi, Perugia e in Molise della Torretta medievale, recentemente restaurata, a due passi dal Castello di Macchiagodena in provincia di Isernia.
Dulcis in fundo…
Tante le iniziative in Lazio. Una su tutte: l’itinerario dal Palazzo Baronale e Torre Dei Templari a San Felice Circeo (LT). In Campania ci si potrà prenotare per il Cenobio Basiliano Di San Giovanni Battista a San Giovanni A Piro, Salerno. In Basilicata a Metaponto (MT) spazio all’apertura straordinaria del Tempio di Hera, già “Cattedra” Di Pitagora, in Megale Ellas.
La Puglia ci stupirà con le architetture della chiesa di S. Pietro, localizzata all’interno del circuito murario antico di Molfetta (BA), la Calabria con la “Casa della Cultura” di Palmi (RC) intitolata allo scrittore Leonida Répaci, che ospita il museo etnografico e la gipsoteca.
Infine, pieno d’arte e natura nelle due isole maggiori. La Sicilia ospita il percorso verghiano del Castello Normanno di Aci Castello a Catania mentre la Sardegna spazia con l’edificio storico di Villa Asquer e il suo parco nel comune di Assemini a Cagliari che comprende una vasta area verde di circa 23 ettari.
Ma ci sono tante altre iniziative tutte da scoprire al link ufficiale del FAI.
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