chiesa di san bartolomeo campobasso
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Campobasso una scoperta fra le icone
La Scrittura dello Spirito a Campobasso nella Chiesa di San Bartolomeo

“Scrivere un’icona è un’esperienza unica ed irripetibile”. E lo è anche osservarla perdendosi, con lo sguardo, tra le sue impareggiabili sfumature. Campobasso è stata una vera scoperta attraverso un viaggio fra le icone. Io ho avuto la fortuna di vivere quest’esperienza visitando, una manciata di giorni fa, nella chiesa di San Bartolomeo di Campobasso una mostra meravigliosa. Realizzata dalla  scuola di iconografia “Don Giovanni Diodati” è stata una bellissima scoperta.

 

la scrittura dello spirito
La scrittura dello spirito – La brochure della mostra di icone a Campobasso

L’icona, una raffigurazione sacra dipinta su tavola, prodotta nell’ambito della cultura cristiana bizantina, non è un ritratto realistico, ma un’immagine ideale, atemporale, spesso ieratica. Il simbolismo e la tradizione interessavano sia l’aspetto pittorico che quello relativo alla preparazione e al materiale utilizzato. Importante per il valore rappresentativo era anche il luogo dove il quadro era collocato.

Ho ancora negli occhi questo singolare percorso spirituale e di preghiera contemplativa, che posso rivivere ogni volta che voglio con il supporto multimediale sul canale Iconografia Campobasso. La mostra era infatti corredata da un canale You Tube collegato (disponibile a quest’indirizzo).

Le icone esposte, che spaziavano dalla Madonna Odighitria, ‘colei che conduce’, alla Vergine di Zara, all’abbraccio dei Santi Pietro e Paolo, all’Annunciazione, all’Arcangelo Raffaele e alla Natività, sono la testimonianza migliore dell’ottimo lavoro svolto dai corsi di Iconografia patrocinati dalla parrocchia dei Santi Bartolomeo e Paolo e dall’associazione “Cuore non Mente”.

La Chiesa di San Bartolomeo

La Chiesa di San Bartolomeo a Campobasso in Molise è una piacevole sorpresa che si annuncia inaspettata davanti agli occhi del visitatore. E’ una delle più antiche testimonianze dell’arte romanica di Campobasso. In cima ad una lunga teoria di gradini che accompagnano il centro storico fino alle pendici del colle che domina la città, si apre, a sinistra della Torre Terzano, la facciata della chiesa.

E’ bellissimo riuscire a scoprire l’arte attraverso i colori ed i materiali di queste fantastiche realizzazioni ospitate all’interno di una chiesa esistente già dai primi del XIV secolo. La chiesetta a tre navate, ha una facciata con due arcatelle cieche laterali.

Pregevole l’interno della lunetta con gli angeli in volo ed il libro con la scritta “Ego Sum Lux Mundi”. Molto interessanti anche i pannelli che rappresentano l’aquila di S. Giovanni, il bue alato di S. Luca, il leone alato di S. Marco ed il giovane alato di S. Matteo con il rimando agli evangelisti.

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La Chiesa di San Bartolomeo – Facciata

Campobasso d’Autore

E proprio qui, a Campobasso, sul pendio di un colle dominato dal Castello Monforte tra vicoli e scalinate che accompagnano l’ascesa e la successiva discesa, è bello osservare scorci di indicibile bellezza. Tra una casetta ed un muretto in pietra si aprono cortiletti interni. Tra balconcini e finestre fa capolino un fiore. Un viaggio fantastico a Campobasso, una scoperta fra le icone! Ed è proprio allora, osservando il panorama che si apre al mio sguardo tra monti lontani, che non posso non pensare alla descrizione che ne diede Michelangelo Ziccardi in “La Pace”.

«Le montagne intorno fino all’eccelsa Maiella ordinavansi in file; e le loro cime, toccantisi in apparenza e per dubbie liste distinte appena, la immensità de’ bacini accennavano del Biferno del Trigno e del Sangro, ne’ quali tante altre minori valli convengono. Numerose borgate, quale in iscorcio e quale in prospetto, ad animar questa scena, coronavano Campobasso, se non che tolti dalla neve gli oscuri così de’ boschi come de’ tetti.»

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