Cinque curiosità sul canto lirico italiano
Cultura,  Musica

Cinque curiosità sul canto lirico italiano
Il canto lirico italiano è stato candidato a Patrimonio Immateriale dell'Umanità

Il canto lirico italiano è famoso in tutto il mondo. Forse, però, non conosci queste cinque curiosità sul canto lirico italiano, che, in questi giorni è tornato di grande attualità.

Il canto lirico italiano, infatti, è stato candidato a patrimonio immateriale dell’umanità decisa del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. “Con la candidatura del canto lirico italiano a patrimonio immateriale dell’umanità, l’Italia punta al riconoscimento di una delle sue espressioni culturali più autentiche e originali” ha annunciato il ministro della Cultura. Ma veniamo alle nostre cinque curiosità sul canto lirico italiano.

Le cinque curiosità sul canto lirico

Cinque curiosità sul canto lirico italiano
Cinque curiosità sul canto lirico italiano

Quando è nato il canto lirico in Italia? Già presente nell’Italia centrale del XVII secolo, si assiste a quella che può essere definita la prima forma di melodramma con l’Euridice, messo in musica da Jacopo Peri nel 1600 su libretto del pastorale fiorentino Ottavio Rinuccini.

Questo ci porta direttamente alla seconda curiosità. Se il 6 ottobre 1600 è la data che si assume convenzionalmente come data di nascita del melodramma, ovvero quando viene portata in scena l’Euridice, possiamo senza dubbio annotare la prima cantante lirica italiana nella protagonista di quest’opera, Vittoria Concarini Archilei, detta La Romanina (Roma, 1550 – Firenze, 1620).

Quante voci liriche esistono? La varietà delle voci liriche copre tutta la gamma dai suoni più acuti a quelli più gravi. Cioè, partendo dalle voci femminili, si parla di soprano, mezzosoprano, contralto, scendendo di gravità alle maschili in tenore, baritono, basso. Poi ci sono le voci bianche, quelle dei bambini, anch’esse distinte in soprano e contralto.

La canzone lirica parla italiano. Dal XVI secolo in poi la musica italiana si è diffusa in tutta Europa, e i musicisti italiani sono andati a suonare e a insegnare musica in tutto il mondo. Anche il primo scrittore in versi per la musica era italiano: Pietro Metastasio. Inoltre, in molte lingue del mondo, le parole che riguardano la musica sono di origine italiana. Sia per gli strumenti musicali come il violino, il violoncello, il pianoforte, sia per i generi o i tempi musicali come aria, capriccio, fantasia, fuga, sinfonia, adagio, allegro, presto.

Ultima curiosità: nel canto lirico, in cui le vocali tendono a essere pronunciate in modo uniforme, i suoni sono indirizzati verso la “maschera”, cioè la parte del viso tra bocca e fronte, e in particolare nella zona dei seni paranasali; per cui risultano ‘arrotondati’ e ‘oscurati’. Altra particolarità: la tecnica di articolazione varia a seconda delle caratteristiche fonetiche della lingua in cui si canta.

Ecco le cinque curiosità sul canto lirico italiano, candidato Unesco a patrimonio immateriale dell’Umanità. Quante di queste conoscevi? Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo e se vuoi, seguici sui nostri social di Pinwheel Time.

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